Dopo Hofstra: Johnson e Stein in caduta libera

Ha vinto l’ex first lady?

Ha vinto il tycoon nuovaiorchese?

Non lo sappiamo ancora.

Certamente, hanno perso Gary Johnson e Jill Stein.

Il candidato del Libertarian Party e quello verde, non avendo in precedenza raggiunto il quindici per cento nelle rilevazioni sulle intenzioni di voto a livello nazionale, non sono stati ammessi al primo dibattito televisivo e ancora una volta è stato verificato che gli assenti (non per loro scelta, nella circostanza) hanno sempre torto.

I sondaggi successivi al predetto confronto tenutosi all’università di Hofstra hanno evidenziato un calo dei due candidati ‘minori’.

Johnson, che Real Clear Politics (l’istituto che fornisce le medie delle rilevazioni più importanti) indicava fino all’altro ieri tra l’otto e il nove per cento, ha perso subito due punti; Stein, dal quattro circa, è passata al due.

Proporzionalmente molto grave.

E le prospettive non sono rosee, tutt’altro.

Johnson e Stein, salvo miracoli veri, non saranno presenti ai prossimi due incontri televisivi e in una campagna politica nella quale l’attenzione è data proprio alle apparizioni tv al massimo possibile livello questo nuocerà.