Howard Schultz sotto attacco

È il sistema elettorale presidenziale USA che fa in modo che i candidati ‘terzi’ abbiano poco o relativa voce in capitolo.

Perfino il libertariano, per quanto abbia una struttura partitica alle spalle, non può granché.

Figuriamoci un ‘terzo’ senza partito.

Verissimo, ma in alcuni Swing States, incertissimi, un pugno di voti può essere determinante.

(I suffragi andati in Florida a Ralph Nader nel 2000 sono da molti considerati decisivi per la sconfitta di Al Gore).

È per questo che la decisione di Howard Schultz di correre da ‘terzo’ dà fastidio.

Assai più ai democratici nel cui ambito non pochi se la prendono con l’ex CEO di Starbuck arrivando agli insulti.

Vedremo se Howard terrà duro e nel caso quale potrà essere il suo impatto alle urne.