Il “fascino discreto” del ticket libertariano

Un successo!

La messa in onda da parte della CNN del ‘town hall’ libertariano del 3 agosto è stata un successo.

In specie, per la disinvoltura e il “fascino discreto” dei due componenti il ticket.

Gary Johnson – già due volte ottimamente governatore repubblicano del New Mexico – e Bill Weld – a sua volta, eletto a valanga in due occasioni governatore del Massachusetts – hanno caratteristiche davvero particolari che li distinguono grandemente da tutti i componenti dei ticket dell’asinello e dell’elefantino.

In primo luogo, sono delle persone educate, capaci di esprimersi senza starnazzare e ricche di humour.

Poi – e in una campagna per la presidenza dovrebbe contare molto – hanno dimostrato ampiamente sul campo le proprie capacità.

Infine, si integrano magnificamente.

Il Libertarian Party – che, come sempre semplificando al massimo, unisce le istanze sociali e riformatrici liberal al conservatorismo in campo economico e istituzionale – ha nell’occasione, in questo tumultuoso 2016, una chance incredibile: può approfittare degli scompaginamenti in casa repubblicana (conseguenti la nomination e il comportamento di Trump) e delle difficoltà democratiche (i seguaci di Bernie Sanders cosa faranno l’8 novembre?).

Può in primo luogo pensare di partecipare ai confronti TV nazionali e colà esporre le proprie idee.

Certo, i regolamenti, perché questo accada, impongono un gradimento nei sondaggi del quindici per cento minimo, ma ieri una rilevazione dava Johnson al dodici e se davvero Trump è in caduta…

Il sottoscritto, fosse americano, voterebbe Libertarian Party ad occhi chiusi.

Certo, sono condizionato dalla mia irrefrenabile tendenza a combattere le battaglie ideali perse in partenza!