‘Impeachment’, ovvero ‘messa in stato d’accusa’

Per quanto la ‘messa in stato d’accusa’ di un pubblico funzionario o amministratore sia procedura in uso da tempo e tragga origini dalla legge inglese, è del famigerato ‘impeachment’ del Presidente degli Stati Uniti che occorre parlare.

Oggi, altresì alla luce delle dichiarazioni anti Donald Trump fatte davanti al Congresso da uno dei suoi ex legali, Michael Cohen.

Ora, a prescindere dalla fondatezza o meno delle affermazioni del fu (è stato radiato dall’ordine) avvocato, è la norma costituzionale istitutiva dell’impeachment che in fondo ne certifica il carattere più che giudiziario politico visto che a proposito degli atti che possono dare motivazione al procedimento parla di tradimento, corruzione e, attenzione, “altri crimini e misfatti”.

Va da sé che, guardando al caso specifico e alla vaghezza dispositiva, i democratici possono ritenere utile politicamente  – per indebolire il Presidente in vista soprattutto del 2020 – procedere allo stato d’accusa.

Lo farebbero però ben sapendo che l’iter processuale relativo non avrebbe alcuna possibilità di arrivare in porto, alla destituzione cioè del tycoon.

Presto detto il perché.

L’accusa va presentata alla Camera dei Rappresentanti (laddove i democratici hanno la prevalenza) e, se approvata a maggioranza semplice, portata al giudizio del Senato che – presieduto dal Capo della Corte Suprema – si pronuncia in merito.

Perché la defenestrazione abbia luogo devono votare a favore dell’impeachment almeno i due terzi (due terzi) dei laticlavi presenti e partecipanti alla seduta.

Essendo cento i Senatori, nel caso tutti votassero, ben sessantasette dovrebbero esprimersi contro Trump.

Visto che i repubblicani sono cinquantatre occorre ipotizzare che addirittura venti tra loro ‘tradissero’.

Impossibile.

Storicamente, il processo è stato avviato due volte, senza esito.

La prima nei confronti del successore di Lincoln Andrew Johnson.

La seconda versus Bill Clinton.

Richard Nixon, dimettendosi, impedì l’inizio stesso dell’azione.

‘Crimini e misfatti’ è il titolo di un bellissimo film di Woody Allen.