Intelligenza e Casa Bianca

Naturalmente, taceremo quanto ai meno intelligenti (a quelli ritenuti tali).
Esistono svariati studi dedicati all’esame delle capacità dei vari inquilini della Casa Bianca.
Guardando in particolare alla cosiddetta ‘intelligenza’ (difficile peraltro concordare sul significato della parola, ma tant’è), gli storici considerano in questa sfuggente materia tra i più brillanti, a salire essendo i tre che ora citiamo molto vicini tra loro, Bill Clinton, John Kennedy, Thomas Jefferson.
Decisamente più ‘intelligente’ di tutti e quindi anche degli or ora indicati Capi dello Stato, John Quincy Adams.
È questa la conclusione inevitabile ove, come necessario dovendo fare una valutazione del genere, si guardi alla persona in tutte le sue articolazioni (nessuno è mai stato tanto accuratamente preparato, avendone tutti i requisiti e le caratteristiche, a ricoprire meglio l’alto incarico) tenendo in secondo piano le considerazioni concernenti il periodo di effettivo esercizio della Presidenza.
Semplificando (di J. Q. A. mi sono ampiamente occupato in ‘Americana’ come in ‘USA 1776/2016’), a momentanea conclusione di un cursus honorum di altissimo livello (Ambasciatore, Rappresentante, Senatore, Segretario di Stato e in tale veste il vero ideatore e autore della ‘Dottrina Monroe’), il solo nella storia, John Quincy fu eletto a White House nel 1824 dalla Camera non essendo nessuno degli allora candidati riuscito a conquistare la maggioranza assoluta dei Grandi Elettori.
Preferito a Andrew Jackson che lo aveva preceduto in voti popolari e delegati, dovette affrontare la dissoluzione del partito che rappresentava (il democratico/repubblicano), una dura contrapposizione congressuale e in generale un clima politico assolutamente ingrato.
Ho parlato più sopra di una “momentanea conclusione” della carriera del Nostro – ultimo esponente della aristocrazia agraria che aveva ideato e realizzato gli Stati Uniti, defenestrato nel 1828 dallo stesso Jackson sconfitto in precedenza – perché, uscito dalla Executive Mansion, sarà fino alla morte alla Camera illustrandosi in molte battaglie e in particolare in quella per l’abolizione della schiavitu.
Grande intelligenza la sua, la più alta.
Grande cursus honorum.
Mediocre, o peggio, esercizio del Governo.
Occorre avere fortuna, come ben sapeva Napoleone che cercava generali in questo campo davvero dotati!