Iowa/New Hampshire Dem 2016

1 e 9 febbraio 2016.
In casa Democratica.
Caucus dell’Iowa e Primarie del New Hampshire.
Candidati (al di là dei ‘folkloristici’, come Rocky De La Fuente, o dei ‘Perennial’, quale Keith Russell Judd):
Hillary Rodham Clinton, ex First Lady, già Senatrice del New York, già Segretario di Stato,
Bernie Sanders, Senatore del Vermont
Martin O’Malley, ex Governatore del Maryland.
Nell’Iowa, la favorita Clinton prevale sul ‘Socialista’ per il più stretto margine mai colà registrato quanto a voti popolari: quarantanove e otto punti percentuali a quarantanove e sei.
Ventitre a ventuno i Delegati.
È comunque per lei – prima donna a vincere nello Stato – un deciso progresso visto che nel 2008 si era classificata terza dopo Barack Obama e John Edwards.
Otto giorni e nel New Hampshire capita davvero quanto – incredibilmente considerando tutti Sanders un outsider – i sondaggi già dal precedente Autunno prevedevano: il veterano del Vermont strapazza la Signora.
Sessanta e più per cento a meno di trentotto i suffragi.
Quindici a nove i Delegati.
Nel mentre il malcapitato (e maltrattato dagli elettori) O’Malley si ritira, comprende Hillary Clinton – e tutti capiscono – che la Nomination 2016 non sarà per lei facile da conquistare come invece bene o male gli osservatori fino a non molto prima, addirittura poco considerando i sondaggi che mettevano in luce una notevole vivacità di Sanders, erano disposti a pensare.
È nelle urne che alla fine si vede come stanno sul serio le cose.