La previsione di Michael Moore

Fra i pochissimi che in vista del novembre 2016 previde la vittoria di un da lui decisamente poco amato (per usare un eufemismo) Donald Trump, il regista radicale Michael Moore.
Richiesto oggi – vivendo in Michigan, uno degli Stati allora decisivi ben conosce la situazione – di una nuova previsione, Moore, ritenendo che “il contesto non sia cambiato di un millimetro”, vede (e paventa) una nuova affermazione del tycoon.
Al riguardo espone una posizione originale.
Trump sarebbe battibile non, come da più parti sostenuto, da un candidato democratico di centro in grado di conquistare gli swing voters ma da una personalità alla Bernie Sanders che cambi decisamente le carte in tavola sparigliando.