Le ‘città santuario’, quelle nelle quali gli immigrati clandestini hanno un trattamento di un qualche favore, come anticamente nei luoghi di culto.
Si calcola siano all’incirca duecento negli USA.
Orbene, è dall’inizio del mandato che Donald Trump lamenta la mancata applicazione delle leggi in materia in questi novelli ‘santuari’.
E minaccia conseguenti azioni.
Sarebbe stata accantonata – afferma il Washington Post che ne aveva a suo tempo parlato – quella che prevedeva il trasporto degli irregolari messicani catturati proprio nelle città in questione.
Da un punto di vista elettorale – e le votazioni si avvicinano – la contrapposizione Trump/Santuari non nuoce certamente al Presidente dato che praticamente tutte le città che gli si contrappongono in materia – a cominciare da New York, Los Angeles o Boston – appartengono a Stati feudo dei democratici.
Gli giova di contro in quei Territori nei quali il Grand Old Party è dominante.
Esistono in effetti, sempre più di questi tempi differenziati, due opposti Stati Uniti d’America.