98 per cento e perdere

1932, dal 14 al 16 giugno, Convention repubblicana in quel di Chicago.
Il Paese è sconvolto dalla depressione.
Larga parte dei cittadini (c’è gente che fa l’autostop con cartelli che dicono: “Se non mi date un passaggio voto Hoover!”) ritiene che responsabile della crisi e comunque incapace di farvi fronte sia Herbert Hoover, il Presidente repubblicano in carica dal 4 marzo 1929 sotto il cui governo si è avuto il Crollo di Wall Street.
E il Grand Old Party lo rinomina candidato al primo ballottaggio con il 98 per cento dei voti dei delegati!
A novembre – come avrebbe potuto essere altrimenti con l’aria che tirava? – il sostenutissimo (dal suo partito) Hoover viene letteralmente travolto dal democratico Franklin Delano Roosevelt.
57 e passa per cento a quasi 40 la percentuale dei votanti a favore del dem.
7 milioni di voti popolari in più ancora per il dem.
42 Stati a 6 sempre per il dem.
472 Grandi Elettori a 59, infine, per il dem.
“Quod vult Iupiter perdere dementat prius!”