Storica, a detta dei più, storica visita di Barack Obama a La Havana.
Stretta di mano con Raul Castro.
Esecuzione dell’inno USA.
Nel mentre, per il vero, non pochi problemi irrisolti e primo tra tutti quello relativo alla fine dell’embargo, visto che il congresso americano pare non sentirci bene da quest’orecchio.
Tra le molte voci critiche nei confronti del presidente – ovviamente in cerca di atti memorabili per la propria futura gloria (?) – quella, tonante, del senatore del Texas, candidato alla nomination GOP e conservatore duro e puro Ted Cruz.
Ecco quanto al riguardo ha dichiarato.
“L’Avana comunista è sempre stata un polo d’attrazione per i radical chic della sinistra, attirati come moscerini dalle fiamme di questo avamposto occidentale del comunismo totalitario.
Negli anni Sessanta i visitatori includevano Angela Davis, Stokely Carmichael.
‘Che’ Guevara in persona accolse Jean-Paul Sartre.
Ora a queste scene si aggiunge un presidente degli Stati Uniti. … Intanto i prigionieri politici che languono nelle carceri dell’isola sentiranno questo messaggio: nessuno vi sostiene.
Siete soli di fronte ai vostri torturatori.
Il mondo si è dimenticato di voi”.