‘October surprise 1972’ e non solo

26 ottobre 1972, le Presidenziali sono vicine.
Meno di due settimane e gli Americani andranno alle urne per confermare il Capo dello Stato in carica Richard Nixon, repubblicano, o per sostituirlo con lo sfidante democratico George McGovern, Senatore del South Dakota.
Il lungo, drammatico, gravemente luttuoso, da molti ritenuto ‘ingiusto’, aspramente avversato, conflitto vietnamita è tuttora in corso ed è a tale proposito che l’allora ‘National Security Advisor’ Henry Kissinger pubblicamente dichiara che “la pace è vicina” (“Peace is at hands”).
È in questo annuncio, allora, in quel contesto, di grande effetto che si concretizza una effettiva, significante, ‘sorpresa d’ottobre’ (‘October surprise’).
Come altra volta detto, tale espressione indica un atto, una iniziativa o, nel caso, una dichiarazione opera di una delle parti in causa che sia (o speri di essere) in grado di avere conseguenze elettorali favorevoli.
Ovviamente, è ‘d’ottobre’ – prossima al voto – essendo il giorno per la bisogna elettorale fissato, dalla campagna del 1848, al primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre dell’anno bisestile.
Nella circostanza – difficile certamente decifrare l’impatto delle parole del futuro Segretario di Stato – il 7 seguente, Nixon vinse ‘a valanga’ (‘landslide’, come gergalmente si dice).

Post scriptum:
è il 26 ottobre data memorabile per altri versi:
– nel 1881 ebbe svolgimento in quel giorno a Tombstone, Arizona, il famoso ‘Gunfight at the O. K. Corral’ che vide coinvolti Wyatt Earp, i suoi fratelli, ‘Doc’ Hollyday e la banda di Ike Clanton
– nel 1861 cessa ufficialmente di operare il leggendario Pony Express
– nel 1958 la Pan American Airways collega per la prima volta con un Boeing 707 New York con Parigi
– volendo, nel 1947 a Chicago, Illinois, apre gli occhi Hillary Rodham, in futuro Clinton, successivamente First Lady, Senatrice, Segretario di Stato e, soprattutto, candidata (la prima donna ad esserlo per mano di uno dei partiti maggiori) democratica alle Presidenziali 2016, sconfitta da Donald Trump.