Perché gli ispanici votano Trump

Sorpresa!

All’incirca il quarantaquattro per cento degli ispanici residenti in Nevada – tra quanti si sono recati ai seggi nell’appena effettuata votazione indetta dal GOP – si sono espressi a favore di Donald Trump.

Un risultato inaspettato dai più se non da tutti, viste le dure posizioni del magnate nuovayorchese in tema di immigrazione.

Considerata in specie la, ribadita ad ogni pie’ sospinto, intenzione di costruire – materialmente! – un muro che segua e segni tutto il confine USA/Messico.

Tenuto altresì conto del fatto che sia Rubio che Cruz sono appunto ispanici.

Due le considerazioni al riguardo.

La prima: generalmente – anche se negli Stati Uniti tale fenomeno non ha mai avuto un peso assoluto – generalmente, gli immigrati si collocano a destra, tra i conservatori, nell’arco delle posizioni politiche.

La seconda: è in qualche modo psicologicamente ovvio che gli immigrati in regola, oramai cittadini USA tanto da potersi iscrivere alle liste elettorali e da votare (repubblicano, per di più), non desiderino che altri, sbandati e disposti a tutto, arrivino a rendere loro difficile la vita, a sottrarre loro il lavoro e via dicendo.

Con buona probabilità questo atteggiamento delle minoranze – grosse e decisive, in molti Stati, minoranze – ispaniche si ripeterà altrove nel corso della maratona elettorale del partito dell’elefante.

Si vedrà infine, l’8 novembre, se anche in sede di general election gli ispanici preferiranno Trump (se questi sarà effettivamente nominato).