Quando i repubblicani incrementavano il numero degli Stati

Tra il 1861 (entrata in carica di Abraham Lincoln) e il 1890 (Presidente Benjamin Harrison), entrarono a far parte dell’Unione
Nevada
Nebraska
Colorado
Montana
Washington
North Dakota
South Dakota
Idaho
Wyoming.
Non pochi studiosi, ricordando che in quel periodo storico il partito dominante era quello repubblicano e guardando al fatto che, volendo, alcune ‘promozioni’ dei Territori citati (così erano definiti) appaiono forzate (il Nevada, per dire, aveva meno di settemila abitanti secondo il Censimento del 1860) ‘accusano’ il Grand Old Party di allora di avere volutamente allargato il numero degli Stati per ottenere che il Senato (due Senatori a testa a prescindere dalla consistenza degli abitanti) fosse sempre più ‘repubblicano’.
Ora, per quanto sia risultato davvero molto difficile in passato indovinare come voteranno in futuro i nuovi arrivati (nelle previsioni, l’Alaska doveva essere democratica e le Hawaii repubblicane ed è assolutamente il contrario!), in verità gli Stati sopra elencati hanno votato prevalentemente GOP dando linfa e vigore alla componente senatoriale del partito che fu di Lincoln ed è di Trump.