“Se volete sentire bugie andate alla convention democratica”

Domani, lunedì 25 luglio, a Filadelfia, prende il via la convention democratica.

Il partito dell’asinello si riunisce nella città nella quale duecentoquaranta anni fa tutto ebbe inizio.

La consegna è di incoronare ufficialmente non la prima donna candidata alla Casa Bianca (molte l’hanno preceduta fin dall’Ottocento, quando il cosiddetto sesso debole non aveva diritto al voto!) ma la prima donna proposta per la bisogna da uno dei due partiti egemoni.

In buona sostanza, una Signora che ha concrete possibilità di farcela.

La nomination è scontata, un pro forma.

E’ altrettanto sicuro che nel corso della kermesse non insorgano contestazioni ad opera della sinistra tradita – come altrimenti dire? – da Bernie Sanders?

Quella sinistra che non è rappresentata neanche lontanamente dal candidato vice presidente Tim Kaine?

Quella sinistra che, pare, non troverà accolte nel programma del partito neppure in minima parte le idee e le istanze in ragione della quali aveva votato per il senatore del Vermont?

E infine, ultima domanda, apparirà sincera e vera Hillary smentendo l’efficacissima frase pronunciata da Donald Trump nel chiudere il congresso GOP:

“Qui abbiamo detto la verità.

Se volete sentire delle bugie andate alla convention democratica!”