Supermartedì

L’idea stessa del ‘supermartedì’ è abbastanza recente.

(Rammento che è di martedì – esattamente “il primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre” – che il popolo americano viene chiamato alle urne per eleggere il presidente ed è in qualche modo per essere fedeli alla citata disposizione che si è scelto di collocare nel secondo giorno della settimana il largo numero di consultazioni così complessivamente denominato).

Eccessiva – si ritenne sul declinare degli anni Ottanta – l’importanza data dai media in particolare ai due atti tradizionalmente introduttivi della serie di votazioni popolari per la scelta dei delegati alle convention: ovviamente, nell’ordine e per tradizione, il caucus dell’Iowa e la primaria del New Hampshire.

Eccessiva per varie ragioni ma in specie perché il voto in questi due Stati, in qualche modo ‘minori’ e ‘periferici’ politicamente parlando, pur apparendo mediaticamente tale, non è assolutamente rappresentativo delle volontà elettorali a livello nazionale.

Ora, cosa accadrà di speciale, di incisivo, di assai indicativo anche se non determinante, martedì 1 marzo e perché, quindi, occuparsene con attenzione?

Essenzialmente, andando i cittadini alle urne – tra dem e GOP, tra primarie e caucus – in Alabama, Alaska, Arkansas, Colorado, Georgia, Massachusetts, Minnesota, North Dakota, Oklahoma, Tennessee, Texas, Vermont, Virginia, Wyoming e perfino nelle Isole Samoa (!?) – pertanto da Nord a Sud, da Est a Ovest, per quasi ogni dove – si constaterà la presa appunto a livello nazionale dei diversi candidati e, attribuendosi nell’occasione un numero davvero notevole di delegati, in entrambi gli schieramenti, si avrà un quadro molto più chiaro della situazione.

Il trend e i sondaggi ci dicono che il primo di marzo sarà un giorno favorevole ai due attuali leader della maratona verso la nomination.

Tra i democratici, l’ex first lady si appresta a dare un notevole gancio alla mascella al senatore del Vermont che è dato in gravissime difficoltà soprattutto (ma non solo) in tutti gli Stati meridionali avendo, a quanto pare, dalla sua parte, oltre allo Stato dal quale proviene, solo il Massachusetts.