Trump l’entertainer: un pesce nell’acqua

Viene fuori adesso – ma, per il vero, all’inizio, al momento della sua discesa in campo, avevo ritenuto e scritto che questa fosse la finalità che intendeva perseguire – che in questi ultimi mesi, Donald Trump si è ulteriormente arricchito.

A mio modo di vedere, il tycoon nuovaiorchese, in origine, non pensava sul serio di poter andare tanto lontano, di arrivare alla nomination.

Non lo riconoscerà mai, ovviamente, ma il suo intento era quello di lanciare viepiù il suo brand, come si dice.

Poi, come è come non è, i fatti, gli accadimenti, i modesti avversari nel GOP e via dicendo l’hanno catapultato avanti.

Quale la principale caratteristica del Nostro?

Quale l’atout di cui dispone?

Non i soldi, come verrebbe da dire.

La sua affinata (non, raffinata) capacità di intrattenere.

In un mondo dominato dalla tv e per conseguenza dagli intrattenitori, in una contingenza politica tanto povera, quando mai un personaggio portato al ragionamento e capace di argomentazioni potrebbe sfondare?

Un Lincoln, oggi – per di più brutto come era – verrebbe spazzato via dopo la prima apparizione televisiva.

Chi mai lo ascolterebbe?

Trump sa cosa dire per colpire lo spettatore.

Sa cosa dire per apparire nei titoli di testa dei tg e sulle prime pagine dei giornali.

E’ un ottimo entertainer e in un mondo come questo si trova come un pesce nell’acqua: a proprio assoluto agio!