Verrà riprogrammata la ‘Democratic National Convention’?

Nella situazione data, Coronavirus imperante, posticipate la maggior parte delle restanti Primarie (quelle del Grand Old Party senza gravi conseguenze visto che Donald Trump ha già catturato la maggioranza assoluta dei delegati), obbligati in casa dalle decisioni prese da oltre trenta Stati, se non in caso di necessità, la maggior parte dei cittadini, si comincia a parlare della possibile posticipazione della Convention dell’Asinello al momento ancora fissata a Milwaukee dal 13 al 16 luglio.
È – come già osservato – quella che stiamo vivendo una campagna elettorale ‘sospesa’, senza precedenti (le Mid Term del 1918, a Spagnola in corso, in un momento storico e istituzionale diverso).
È una situazione difficilissima per i candidati democratici che sono in qualche modo relegati in un angolo mentre – naturalmente, dovendo egli governare – Donald Trump occupa tutta la scena.
Una ovvia riflessione a tale ultimo riguardo: elettoralmente parlando, occupare appunto totalmente la scena non garantisce la rielezione.
Essere più ancora del normale sotto i riflettori comporta la necessità di non sbagliare: impegno gravoso.