14 giugno, ‘Flag Day’
14 giugno 1777, a Philadelphia, il Secondo Congresso Continentale adotta la bandiera ‘stelle e strisce’ che ancora oggi conosciamo.
Aveva all’epoca il drappo tredici linee orizzontali (poi, salvo un brevissimo periodo, nel tempo, immutate) a rappresentare le altrettante ex colonie inglesi dichiaratesi indipendenti a costituire gli Stati Uniti d’America.
Aveva altresì nel quadrante a sinistra in alto tredici stelle, una per ciascuno Stato aderente.
Naturalmente, ogni qual volta uno o più nuovi Stati si aggreghino (l’ultima volta nel 1960 con le Hawaii) altrettante stelle vengono aggiunte (nella circostanza, si passò da quarantanove a cinquanta).
Decisamente non semplice e poco armonica la disposizione delle stars in particolare allorquando gli Stati aderenti sono in numero dispari.
Dal 1818, la cerimonia che, se necessario, prevede il cambio del drappo – restando il ‘Flag Day’ fissato al 14 giugno – avviene il 4 luglio.
La bandiera precedentemente in uso viene bruciata.
Non poche (nove) le occasioni nelle quali il vessillo è durato un solo anno.
Di contro, il record di permanenza è quello della attuale bandiera: cinquantanove anni: dal 4 luglio 1960!