17 maggio, si vota
Sembra non importi a nessuno.
I giochi sono fatti e se oggi 17 maggio l’Oregon viene chiamato al voto da entrambi i partiti, se il Kentucky va alle urne in campo democratico, non interessa nulla o quasi ai media che praticamente non ne parlano.
Certo, Donald Trump, sia pure in uno dei rarissimi Stati che per il Grand Old Party non applicano il winner take all o il winner take most, dovrebbe fare man bassa dei ventotto delegati in palio nell’Oregon.
Certo, i sondaggi dicono che in quello stesso Stato, tra i dem, in una primaria chiusa, Hillary Clinton dovrebbe prevalere abbastanza bene sul vecchio Sanders.
Non altrettanto – ma in fondo che importa? – nel Kentucky laddove il senatore del Vermont pare più in palla.
Qualunque cosa accada, Oregon e Kentucky hanno scelto male la collocazione in calendario.
E questo li condanna all’indifferenza.