1814/1815 di là e di qua dell’Atlantico

Gand (in fiammingo, Gent), Belgio.
È il 24 dicembre del 1814.
La delegazione degli Stati Uniti (della quale fanno parte tra gli altri John Quincy Adams, Henry Clay e Albert Gallatin, tre assoluti pesi massimi) e quella britannica firmano il Trattato di Pace (che dalla città prenderà nome) che segna la fine della ‘Guerra del 1812’ – combattuta sul suolo americano e durante la quale erano stati dati alle fiamme sia la dimora presidenziale che il Campidoglio – come si vede protrattasi ben oltre l’indicato anno.
New Orleans, 8 gennaio 1815.
Le truppe USA comandate da Andrew Jackson sconfiggono quelle inglesi alla cui testa è Edward Pakenham.
Si tratta di una grande vittoria militare (che fra l’altro fa conoscere a tutti il vincitore, futuro Presidente).
Una vittoria in una battaglia che non si doveva combattere essendo – come visto – stata firmata la pace quindici giorni prima.
Con mezzi di comunicazione più moderni non avrebbe certamente avuto luogo.
Così fosse stato, il fino ad allora poco conosciuto Jackson quale percorso avrebbe seguito?
Sarebbe mai arrivato attraverso le peripezie delle elezioni del 1824 e del 1828 alla Casa Bianca?
Di più – dato che dalla sua sconfitta politica del ‘24 trae origine il partito democratico americano – sarebbe nato il movimento che oggi propone Joe Biden per la Presidenza?
La storia con i se e con i ma!