2016: “the two most disliked major-party nominees in history”

Stando agli exit polls, nel 2016, ben il diciotto per cento dei votanti consideravano a dir poco antipatici tutti e due i contendenti.
Avevano – è stato scritto – “una non favorevole considerazione sia di Hillary Clinton che di Donald Trump”.
Addirittura, i due sarebbero da ritenere i “più antipatici candidati della storia dei due partiti egemoni”.
Fatto determinante però quanto all’esito elettorale, la gran parte di questi ‘antipatizzanti’, intendendo comunque esprimersi per l’uno o per l’altro, nella circostanza, optarono per il repubblicano.
In specie – assicurano le analisi – nei tre Stati allora determinanti: Pennsylvania, Michigan e Wisconsin.
Tutto ciò detto e dato per buono, la domanda quanto al 2020 deve anche (anche) essere:
Joe Biden viene percepito come un candidato antipatico dall’elettorato?
E comunque, più o meno del Trump attuale?
È (sarebbe) dimostrato dal risultato del 2016 che si può ottenere consensi e vincere anche sulla base di questa semplice considerazione.
Che va pertanto considerata!