26 aprile 2016, i risultati
Donald Trump in grande spolvero.
Hillary Clinton molto bene.
Ok, dovrei elencare tutti i risultati, stato per Stato, ma le cose stanno sostanzialmente così.
Più particolareggiatamente, il tycoon nuovayorchese ha stravinto tra i GOP nei cinque Stati chiamati alle urne (per dare un’idea, nel Rhode Island ha quasi preso il sessantaquattro per cento e dove è andato peggio, nel Maryland, il cinquantaquattro e sei!) e se non fosse per il regolamento della Pennsylvania – che lascia ben cinquantaquattro dei suoi delegati liberi di votare per chi vogliono – sarebbe quasi a cavallo.
Nei cinque Stati, in genere e salvo che in Pennsylvania, inoltre, Ted Cruz le ha prese anche da John Kasich arrivando terzo (queste non sono le sue terre: in Rhode Island ha fatto fatica a superare il dieci per cento).
Quanto alla ‘predestinata’, tra i dem, non ha distrutto il rivale del Vermont che è riuscito a strapparle nettamente il Rhode Island, ha lottato e perso non di molto in Connecticut, le ha prese in Pennisylvania ed è stato asfaltato sia in Delaware (Hillary vicina al sessanta per cento) che nel Maryland (quasi il sessantatre).
Bernie – lo scrivo altrove – continua.
Cruz e Kasich anche.
Meglio: la corsa resta interessante fino all’ultimo metro.