A proposito dei media

Solo l’8 per cento dei cittadini iscritti alle liste elettorali come repubblicani ha dichiarato di credere a quanto in merito alla politica e alle notizie sulla campagna scrive il New York Times.
E senza dubbio, all’incirca altrettale è la considerazione che i votanti GOP hanno nei riguardi degli altri media nazionali che ritengono assolutamente schierati.
(Difficile fare un sondaggio in senso opposto visto che i quotidiani e le televisioni a livello Paese che siano collocati su posizioni repubblicane sono davvero pochi).
Così stando le cose – come c’era da aspettarsi – ben si comprende il fatto che, per quanto si spendano e si diano da fare, il citato autorevole giornale e i suoi consimili ben poco ‘spostino’ elettoralmente parlando.
Ignoti ai più – e mai considerati dai corrispondenti europei – ma diffusissimi, gli organi radiofonici (la radio, in una nazione nella quale si viaggia moltissimo in macchina, conta eccome), televisivi e di stampa locali, un numero sostanzioso dei quali, specie nei ‘red States’, è di impronta religiosa e volge al repubblicano.
È guardando alla consistenza, a livello dei singoli Stati, dei citati media come partiticamente collocati che si può cominciare a comprendere in quale direzione i locali elettori si esprimeranno.