Aborto
L’aborto è negli USA uno dei temi maggiormente dividenti, ovviamente non solo dal punto di vista politico.
Viene facile – alquanto superficialmente e tagliando con l’accetta – collocare i favorevoli alla interruzione della gravidanza nell’area liberal democratica e i contrari in quella conservatrice repubblicana.
Così non è e si pensi, per fare un solo esempio, che William Weld – il GOP che contende a Donald Trump la nomination – è favorevole.
L’ultima seria indagine in merito – che segna una notevole mutazione – comunque, al riguardo, così conclude:
il 37 per cento dei cittadini sostiene che l’aborto debba essere vietato salvo situazioni specifiche e particolari (pericolo di vita della madre, incesto, stupro),
il 58 che debba essere consentito anche se non indiscriminatamente,
il 15 che debba essere assolutamente e sempre vietato,
il 25 che debba essere sempre e comunque consentito.
Importante considerazione ai fini elettorali: in un notevole numero di Stati la materia ha avuto (ed avrà?) impatto considerevole e può essere (sarà?) determinante per l’attribuzione dei Grandi Elettori.
Sono i ‘Red States’, così chiamati perché repubblicani.
Vedremo.