Al voto per le cariche congressuali comunque ogni due anni

Gli elettori americani (elezioni presidenziali e locali a parte) sono chiamati al voto per il Congresso ogni due anni.
Questo perché il mandato dei membri della Camera dei Rappresentanti è biennale e perché appunto ogni due anni viene rinnovato un terzo dei Senatori.
Guardando – al fine di avere un esempio – all’Indiana in questo 2020, il prossimo 3 novembre sarà chiamata a votare per i suoi nove Rappresentanti (quanti le spettano sulla base dei risultati del Censimento decennale) ma non per uno dei due Senatori i cui mandati, non potendo temporalmente coincidere, scadono il primo tra due anni e l’altro tra quattro.
La sequenza è comunque in ogni caso questa:
– elezioni per tutti i seggi alla Camera ai quali lo Stato ha diritto
– elezioni per la Camera come sopra e per uno dei due scranni senatoriali spettanti
– elezioni per la Camera ut supra e per l’altro dei due seggi al massimo consesso a cui ha diritto.
Le votazioni delle quali si parla hanno luogo invariabilmente il primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre dell’anno bisestile, ogni quattro anni assieme a quelle per la nomina dei Grandi Elettori.
Le altre, con riferimento alla durata del mandato presidenziale, sono chiamate Mid Term Elections.