Amarezza, delusione, contrarietà!

Il 20 gennaio 2017, giorno dell’insediamento, ebbi a suggerire a Donald Trump di dichiarare nel discorso inaugurale che avrebbe esercitato un solo mandato.
A mio modo di vedere, così facendo gli sarebbe stato possibile governare più liberamente avendo assicurato ai molti determinati nemici altresì interni al Grand Old Party che si erano palesati nel corso della burrascosa a dir poco campagna elettorale un relativamente prossimo libero campo.
Sopravvissuto bene o male che il tycoon fu al primo biennio in ragione del fatto che i repubblicani avevano nel mentre la maggioranza alla Camera, allorquando i democratici, dopo le Mid Term del 2018, presero colà il sopravvento, facile profeta, previdi che sarebbe andato incontro alla richiesta da parte del consesso dell’Impeachment (poi, ad abundantiam, replicata), azione questa politicamente infine comprensibile ma deprecabile perché, fra l’altro essendo impossibile nel contesto una condanna ad opera del Senato giudicante, degradava l’istituto riducendolo a semplice ammennicolo.
È da quel momento in poi che lo scadimento ha si può affermare pervaso la vita politica americana.
Sappiamo bene dei condannabili comportamenti per il vero di entrambi gli schieramenti.
Assolutamente evidenti quelli di Donald Trump ovviamente enfatizzati dai rivali.
Parzialmente celati quelli di parte democratica.
E siamo oramai a vivere una campagna elettorale di pessimo gusto, davvero amara, nella quale l’arma ideale ed ideologica che dovrebbe condurla soggiace assolutamente prevalenti essendo inquisizioni e processi il cui sapore politico per quanto dai media nascosto si manifesta ad ogni sospiro.
È con animo triste che, amante quale sono della originale purezza dell’intera procedura assisto.
È per questo stato d’animo che nelle cronache che quotidianamente scrivo per italiausa.org, sito della Fondazione della quale sono presidente onorario, dei processi che vedono alla sbarra Trump come delle converse accuse rivolte a Biden cerco di non occuparmi.
Certo, contrapposizioni feroci il passato storico istituzionale propone eccome, mai comunque tanto esasperate ed eticamente devastanti.
Chissà se arrivare più o meno vivi al 5 novembre basterà?

8 maggio 2024