“Biden-Sanders radical left manifesto”

Quale il vero cavallo di battaglia da cavalcare fino al 3 novembre senza se e senza ma da parte di Donald Trump e dei repubblicani?
Chiamare a raccolta i moderati, i conservatori, gli Evangelici, i Tea Party e quant’altri, dal centro a destra, agitando il vessillo classico del Grand Old Party, indicando i rivali come ‘il partito delle tasse’ e, nella specifica circostanza, dichiarando quale insorgenza ‘far-left’ il Manifesto da poco concordato e sottoscritto tra le due prima concorrenti anime democratiche, quella di Biden – “non più moderata proprio perché aderente al programma nel citato testo enunciato” – e quella radicale e “socialista” di Bernie Sanders.
Presentare la candidatura del presumptive nominee dell’Asinello come “la più a sinistra mai proposta dai tempi di Franklin Delano Roosevelt”.
Funzionerà?