Bloomberg e la nomination

Due nuovaiorchesi in competizione tra loro.
Mai successo prima, quanto a White House.
Ciò detto, da mesi Michael Bloomberg sosteneva di essere senz’altro in grado di sconfiggere Donald Trump a novembre del prossimo anno ma di trovarsi invece in grossa difficoltà nel tentare di ottenere la nomination nelle primarie democratiche.
È infatti in queste consultazioni che gli elettori più radicali danno peso a candidati con i quali l’ex Sindaco ha ben poco da spartire.
Va ricordato a questo riguardo cosa disse Beto O’Rourke entrando nell’agone:
“Sono bianco, eterosessuale e centrista: pochissime le mie possibilità”.
È Bloomberg sostanzialmente nella stessa situazione dell’ex Rappresentante texano oramai ritirato.
La differenza?
Moltissimi fondi a disposizione (ragione per la quale lo si accusa di volersi comprare la Presidenza!)
Vedremo se saranno sufficienti.