California e Alaska: enormemente differente il loro normale ‘peso’ elettorale

Ricordato che l’elezione del Presidente degli Stati Uniti d’America non è ‘diretta’ ma di ‘secondo grado’ visto che il Capo dello Stato in questione viene votato dai cinquecentotrentotto (pari alla somma dei Senatori, dei Rappresentanti e dei tre ai quali ha diritto nella circostanza Washington D. c.) Grandi Elettori componenti il Collegio Elettorale e non dal popolo, alcune

premesse

1) il ‘peso’ elettorale dei singoli Stati USA con riferimento alle elezioni presidenziali è dato dal numero di Grandi Elettori ai quali hanno diritto, numero pari alla consistenza della loro delegazione congressuale: Senatori e Rappresentanti sommati tra loro.

2) due i membri della Camera Alta (Senato) ai quali ogni Stato ha diritto, qualsiasi sia il numero dei suoi abitanti.

3) proporzionale al numero di questi invece la consistenza della delegazione statale dei componenti la Camera Bassa (dei Rappresentanti).

3) al fine di determinare il numero dei Rappresentanti di ciascun territorio ogni dieci anni ha luogo un censimento nazionale sulla base dei risultati del quale i quattrocento trentacinque membri del consesso vengono proporzionalmente distribuiti.

4) oggi (non solo da oggi), lo Stato che conta la delegazione congressuale più consistente – pari a cinquantacinque: due i Senatori e cinquantatre i Rappresentanti – è la California.

5) oggi (non solo da oggi), lo Stato che ha la delegazione congressuale di minore portata è l’Alaska: tre, due i Senatori e uno soltanto il Rappresentante.

(A tale riguardo, una necessaria annotazione: altri Stati hanno il medesimo ‘peso’ elettorale – lo stesso numero di Grandi Elettori – dell’Alaska che però per la sua vastità e la scarsa popolazione meglio si presta al confronto).

6) ovviamente, entro i due citati estremi si collocano gli altri Stati con i loro Grandi Elettori.

7) tutti gli Stati con l’eccezione di Maine e Nebraska assegnano i Grandi Elettori col sistema ‘winner take all’ per il quale il candidato che prende il maggior numero di voti ottiene tutti i delegati ai quali lo Stato ha diritto.

8) naturalmente e quindi, tornando ai due Stati ‘estremi’, affermarsi per voti popolari in California comporta l’ottenimento dei suoi cinquantacinque Grandi Elettori mentre vincere il suffragio in Alaska conduce ad averne tre.

 

Tutto ciò detto e documentato, occorre trattare del caso in cui, per il dettato costituzionale (un Emendamento datato 1804 la fonte), il ‘peso’ di California ed Alaska – di tutti gli Stati – è uguale e pari a uno.

Per quanto questa possa sembrare solo una ‘ipotesi di scuola’ così non è essendosi l’ipotesi concretizzata una volta (nel 1824) ed essendo comunque in particolarissime circostanze ripetibile.

Ora, i più volte citati Grandi Elettori vengono eletti Stato per Stato “il primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre” dell’anno bisestile.

Formano il Collegio Elettorale che si riunisce “il primo lunedì dopo il secondo mercoledì del mese di dicembre successivo”.

Se il risultato della votazione novembrina ha prodotto una maggioranza assoluta (pari a duecentosettanta delegati essendo, lo ripeto, cinquecentotrentotto il totale) il Collegio nominerà il Presidente.

Se invece – essendo necessariamente più di due i candidati che hanno ottenuto delegati – non esiste la ora detta maggioranza assoluta, il compito della elezione dell’inquilino di White House passa alla Camera dei Rappresentanti che voterà in merito appena insediata e funzionante nel successivo gennaio.

Nella circostanza, ogni delegazione statale conta uno ragione per la quale (eccoci al dunque) la California e l’Akaska hanno pari ‘peso’ a prescindere dal numero dei loro abitanti e dalla composizione della loro delegazione congressuale.

Così tutti gli altri Stati.

È questa la terza ed estrema conseguenza (la prima essendo il fatto che tutti gli Stati hanno al Senato lo stesso numero di Senatori, la seconda essendo che il voto per la nomina dei Grandi Elettori è su base statale e non nazionale ragione per la quale si può diventare – ed è successo più volte l’ultima nel 2016 – Presidente ottenendo meno voti ma prevalendo in un numero di Stati ‘adeguato’) del fatto non mai dimenticabile che gli Stati Uniti d’America sono uno Stato federale nel quale ogni territorio componente, per quanto poco abitato sia, ha una dignità alla fine pari agli altri.

Federale!!!