Charles Terrance Canady, Thomas Saylor, Patience Roggensach…

A parte il fatto che, impostata così (malamente) la cosa, non si vede perché in altri Stati lo stesso dubbio non possa essere nutrito dal Grand Old Party, alcuni osservatori decisamente vicini al partito democratico, ricordando il pastrocchio del 2000, stanno già chiedendosi se e quanto, in caso di risultati molto stretti e di conseguenti ricorsi, il fatto che a presiedere le Corti di Giustizia chiamate a decidere della Florida, della Pennsylvania o del Wisconsin (per fare tre esempi riguardanti ‘swing States’) siedano i signori di cui al titolo, repubblicani.
E, per di più, si interroghino sull’esito di un eventuale ulteriore ricorso alla Corte Suprema laddove la maggioranza è conservatrice.
Occorrerà restare davvero freddi dovessero complicazioni del genere verificarsi ad evitare che le profonde differenze ideali, ideologiche, politiche diventino – dubitando della Giustizia ai massimi livelli statali e federali – insanabili.