Christie a capo del ‘Transition Team’ creato da Trump

Ottimista?

Certo, ed anche assolutamente convinto del fatto che far vedere a tutti che si crede convintamente alla vittoria aiuti e non poco.

Esiste un periodo – tra il primo martedì dopo il primo lunedì del novembre elettorale (insomma, il giorno in cui si va alle urne) e il mezzogiorno del 20 gennaio dell’anno successivo – esiste un periodo di tempo non breve durante il quale il presidente in scadenza (che non sarà più tale) ha ancora i propri poteri mentre il presidente eletto non li ha.

Una situazione che può essere difficile (storicamente, è capitato e maggiormente quando il nuovo capo dello Stato subentrava addirittura il 4 marzo) in particolare se i due politici non si possono soffrire e in specie se le decisioni da prendere incidono a lungo termine sui destini del Paese.

Per concordare e regolare eventuali momenti di difficoltà insorgenti ma anche solamente per agevolare il passaggio dei poteri, il presidente eletto crea un ‘Transition Team’ composto da persone incaricate per la bisogna e cioè di prendere contatto con la squadra del predecessore e venire in cotal modo a conoscenza della reale situazione e di eventuali (sempre presenti) problemi irrisolti.

Ora, Donald Trump, evidentemente sicuro di vincere l’8 novembre, sta mettendo già in questo momento insieme il suo ‘Transition Team’ a guidare il quale ha chiamato Chris Christie.

Ecco, quindi, che il governatore del New Jersey – l’avversario che dopo essere uscito di scena gli si era subito avvicinato dichiarandosi disponibile a dargli una mano – riceve un primo ringraziamento dal tycoon nuovaiorchese.