Come è andata ai candidati opposti ai Presidenti come Donald Trump in cerca di rielezione

Chiunque sia, il contendente di Donald Trump, visti i precedenti, avrà un compito non facile da affrontare.

Il primo candidato in corsa contro un Capo dello Stato in cerca di conferma fu John Adams.

È vero, affrontava un compito praticamente impossibile perché il rivale era nientemeno che George Washington.

Correva il 1792.

Perse.

Dopo lo stesso Adams – diventato Presidente nel 1796 – e contro di lui, nella seguente elezione, Thomas Jefferson che lo defenestrò.

1804: Charles Pinckney fallisce nel tentativo di escludere l’appena citato Jefferson.

1812: DeWitt Clinton sfida invano James Madison in carica dopo la vittoria di quattro anni prima.

1828: John Quincy Adams – in sella dopo le votazioni del 1824 – imita il padre John e non resiste alla sfida che gli porta Andrew Jackson.

1832: lo stesso Jackson si oppone vittoriosamente a Henry Clay.

1840: Martin Van Buren è il terzo inquilino della dimora presidenziale che non riesce a raddoppiare perdendo nell’occasione da William Harrison.

Occorre attendere il 1864 per vedere un Presidente in carica in cerca di un secondo incarico: è Abraham Lincoln che sconfigge George McClellan.

1872: Ulysses Grant, Capo dello Stato dopo il 1868 elettorale, contiene facilmente Horace Greeley.

Tra il 1884 e il 1892 qualcosa di unico.

Grover Cleveland vince appunto nella prima circostanza.

Perde nella seconda (1888) sconfitto da Benjamin Harrison che infine sconfigge nella terza occasione (1892).

1900: William McKinley si conferma superando William Jennings Bryan.

1904: entrato in carica nel 1901 dopo l’assassinio del citato McKinley, Theodore Roosevelt respinge Alton Parker.

1912: in una tornata davvero incredibile (i repubblicani si dividono), l’uscente William Taft perde da Woodrow Wilson che invece contiene nel successivo 1916 Charles Evans Hughes.

1924: Calvin Coolidge, subentrato al defunto Warren Harding, resiste a John Davis e a Robert La Follett (due sfidanti!).

1932: Herbert Hoover, eletto quattro anni prima, è defenestrato da Franklin Delano Roosevelt.

Sappiamo che questi verrà eletto altre tre volte.

Nel 1936, a spese di Alfred Landon.

Nel 1940, ai danni di Wendell Wilkie.

Infine, nel 1944, di Thomas Dewey.

1948: altra unicità.

Dewey perde anche con Harry Truman subentrato al defunto F. D. R..

1956: Adlai Stevenson è sconfitto dal Presidente in carica Dwight Eisenhower.

1964: Lyndon Johnson, in sella a seguito dell’uccisione di John Kennedy, respinge Barry Goldwater.

1972: Richard Nixon, eletto un quadriennio prima, sconfigge facilmente George McGovern.

1976: Gerald Ford, alla Casa Bianca in luogo del dimissionario Nixon, è battuto dallo sfidante Jimmy Carter.

Questi è strabattuto quattro anni dopo da Ronald Reagan il quale, nel 1984, si conferma contro Walter Mondale.

Ultimo Presidente incapace di rivincere è George Herbert Bush.

Nel 1992, perde da Bill Clinton.

Il quale, come i successivi George Walker Bush e Barack Obama rimarrà in sella otto anni.

I battuti sono nell’ordine Bob Dole (1996), John Kerry (2004) e Mitt Romney (2012).

Come si vede, per quanto da tempo non succeda, non pochi i Capi dello Stato USA spediti a casa dagli elettori.

E Trump?

Chi vivrà vedrà.