Sono gli Stati Uniti d’America il crogiolo di tutte le possibili esistenti etnie.
Di ogni più piccola appartenenza.
Tra le altre, quella degli ‘Arab Americans’.
Che non vanno – ed è questa una comunque importante rilevanza – necessariamente considerati musulmani, non pochi tra loro essendo di differenti religioni.
(Justin Amash, per dire, è un ‘Arab Christian’).
Dicono le rilevazioni in merito che possono avere qualche voce in capitolo quanto al voto in all’incirca 25 (su 435) Circoscrizioni camerali.
Davvero poca, invece, a livello Casa Bianca.
Questo, oggi.
In una situazione difatti che li vede in aumento, avranno a loro volta di certo peso in futuro.