Contingent Election

Si definisce Contingent una elezione al termine della quale nessuno dei candidati abbia raggiunto la maggioranza assoluta dei componenti il Collegio Elettorale cui, non essendo diretta ma di secondo grado, è effettivamente demandata la nomina del Presidente o del Vice.
Storicamente è accaduto tre volte che uno dei due rami del Congresso fosse chiamato all’opera per risolvere la conseguente difficoltà.
Nel 1801, allorquando, avendo Thomas Jefferson e Aaron Burr conquistato l’anno precedente lo stesso numero di Electors, la Camera dei Rappresentanti procedette tramite i previsti ballottaggi.
Nel 1825, allorché la medesima dovette decidere tra Andrew Jackson, John Quincy Adams e John Calhoun nessuno dei quali aveva prevalso sempre in termine di Electors nelle votazioni del 1824.
Nel 1837, quando fu il Senato a votare il Vicepresidente non avendo Richard Mentor Johnson superato l’impasse in sede collegiale nel 1836.
(Si sarà notato che quanto al Presidente la competenza è della Camera mentre è il Senato che si esprime se la difficoltà concerne il Vice).
Tutte e tre le occasioni elencate hanno visto votare in quest’ambito i membri uscenti dei due consessi dato che le scadenze dei mandati, il presidenziale e il congressuale, coincidevano ed erano fissate al 4 marzo dell’anno seguente quello elettorale.
Dal 1937, a seguito dell’Emendamento approvato quattro anni prima, Camera e Senato entrano in carica in momenti differenti rispetto al Capo dello Stato: il 3 gennaio i due rami del Congresso e il 20 dello stesso mese il Presidente.
Per conseguenza, la prossima eventuale determinazione richiesta a seguito di una Contingent Election ad opera di una delle camere sarebbe competenza non del vecchio ma del rinnovato consesso.

21 aprile 2024