Contro la South Carolina

Memoria storica della politica locale (non solo, è stato a lungo anche sugli scranni camerali a Washington), già Rappresentante e Senatore a Charleston, novantaduenne, il Repubblicano Arthur Ravenel jr insorge.
Non digerisce – come, ovviamente, i tre potenziali avversari di Donald Trump quanto alla nomination GOP – non digerisce la decisione presa dal Direttivo Locale del suo partito a proposito della eliminazione, nel 2020, delle Primarie.
L’idea (e non solo in South Carolina) è che essendo sicura – stando ai sondaggi – ove si svolgesse, la vittoria del Presidente, tanto vale non farle, delegando la scelta dei Grandi Elettori dello Stato ai Legislativi che siedono a Charleston.
Accusa il Nostro i capi partito di lesa democrazia e, al fine di rafforzare i propri argomenti, ricorda che già in due precedenti circostanze avere percorso questa strada ha portato alla sconfitta i Repubblicani.
Scelti dai Committee e non dal popolo, nel 1954 e nel 1970, rispettivamente il candidato al Governatorato e quello al Senato furono clamorosamente battuti dai rivali Democratici.
Basterà la memoria storica per fare cambiare opinione e decisione ai locali organizzatori dell’Elefantino.
Dubitare.
Fortemente dubitare.