Cosa si prefiggono i partecipanti ai dibattiti elettorali?

Sconcerto, meraviglia, esecrazione…
Queste le reazioni allo svolgimento di quello che è stato giudicato “il peggior dibattito elettorale televisivo di tutti i tempi”.
Ora, quale lo scopo dei partecipanti a uno di questi confronti?
Ottenere consensi e conseguenti suffragi, no?
Si vince così, facendosi votare, in democrazia.
E non importa affatto se per compattare le proprie truppe ci si comporti in modo da molti giudicato quantomeno discutibile.
Impossibile, difatti – e il candidato avveduto lo sa perfettamente – convertire quanti si oppongono ed estremamente difficile convincere gli incerti.
Trump e Biden pertanto altro non hanno fatto nella circostanza a Cleveland che rivolgersi ai loro seguaci che li vogliono sentire e vedere esattamente così, come sono.
Cosa mai penserebbe (e come si comporterebbe dopo nell’urna) un elettore convinto del tycoon se lo vedesse esibirsi tutto rose e fiori?
Come, un votante di Biden se lo cogliesse pronto all’invettiva e scomposto?
“La democrazia è una indebita estensione della statistica”, ha scritto Jorge Luis Borges.