Democratic Convention 1936

Centotre ballottaggi erano stati necessari nel 1924 perché la Convention democratica scegliesse infine il proprio candidato alla Presidenza.
Per poi perdere a novembre, inoltre.
Era difatti allora previsto che la nomination dovesse essere assegnata da una maggioranza dei due terzi dei delegati.
Per questo (e invero anche per far diminuire drasticamente il peso degli Stati conservatori del Sud che in quelle votazioni, essendo determinanti, avevano una specie di diritto di veto), dopo lunghe discussioni e soprattutto per volontà di Franklin Delano Roosevelt (che nel 1932 aveva dovuto sottostare a condizionamenti vari per essere nominato), nel 1936, incontrandosi a Philadelphia dal 23 al 27 giugno, i Democratici regolavano la materia seguendo una differente nuova disposizione: sarebbe bastato (bastò e da allora sempre basterà) il consenso del cinquanta più uno degli aventi diritto al voto.
Volle il caso che nella circostanza il cambiamento non avesse incidenza alcuna perché il ticket composto da F.D. R. ottenne l’investitura ufficiale al primo ballottaggio.