Discussioni nell’asinello a proposito di un possibile impeachment
“Sembra facile”, diceva una vecchia pubblicità Bialetti.
Ecco, appunto…
Si stanno giustamente interrogando i democratici – i massimi responsabili del partito ed anche i candidati già in pista per la nomination 2020 – sulla convenienza politica e sulle conseguenze di una effettiva apertura nei confronti di Donald Trump della procedura di impeachment.
L’iter è per la prima parte percorribile visto che la messa in stato d’accusa del Presidente è alla fine un atto politico e che la competenza spetta alla Camera nella quale l’asinello è in maggioranza.
Appare però quasi impossibile portarlo a compimento perché il giudizio finale, determinante è compito del Senato laddove per la destituzione necessita il voto favorevole dei due terzi del Senatori presenti.
Essendo alla Camera Alta i repubblicani cinquantatre la cosa sembra assolutamente non realizzabile.
Ora, mentre, per dire, Elizabeth Warren preme per dare il via, Nancy Pelosi si è fino a poco fa dimostrata contraria.
È in programma già oggi pomeriggio una riunione per ragionare in merito.
Comunque, se si parte e va male in Senato quali le conseguenze nel 2020?
Se non si parte e Trump l’anno prossimo viene confermato chi sarà accusato di averlo in qualche modo favorito?
Dura la vita.
Vedremo.