Donald Trump internamente va sul velluto

Cosa può significare il fatto che Donald Trump (benché sottoposto all’Impeachment) non abbia seri sfidanti quanto alla nomination, che addirittura il Republican National Committee abbia deciso di non organizzare nessun dibattito ufficiale ritenendolo inutile e che alcuni organismi statali GOP abbiano cancellato le previste Primarie attribuendo al Presidente uscente i rispettivi delegati?
Significa in primo ed assoluto luogo che Trump è in una botte di ferro quanto alla nomination.
Cosa niente affatto scontata quando un inquilino di White House cerca una conferma.
Cosa peraltro importantissima perché nelle circostanze precedenti di contro più travagliate (Gerald Ford nel 1976, sfidato d Ronald Reagan; Jimmy Carter nel 1980, affrontato da Ted Kennedy; George Herbert Bush nel 1992 avversato da Pat Buchanan) essere stato messo in discussione nel proprio partito aveva portato sì l’incumbent alla nomination ma anche alla sconfitta novembrina ad opera del candidato del partito avverso.
Contassero solo i precedenti, la conferma di Trump sarebbe del tutto scontata e sostanzialmente facile.