Due terzi dei presenti e votanti

Va precisato che al Senato, nella conclusiva votazione per l’Impeachment, quella che decide delle sorti dell’imputato (nel caso, del Presidente, ma non necessariamente essendo possibile tale procedura nei confronti del Vice, dei Giudici Federali e dei funzionari), la maggioranza richiesta per la rimozione è dei due terzi, non in assoluto (sessantasette su cento), ma dei presenti e votanti.
Non che tale disposizione possa nel caso particolarmente influire anche se, in linea puramente teorica, se si organizzasse una dissidenza repubblicana, per arrivare al dunque gli eventuali ‘nemici interni’ di Trump non avrebbero necessità di votare per la destituzione.
Basterebbe infatti che nel numero necessario non fossero appunto presenti a votanti.
Occorrerebbe peraltro una vera rivolta della quale non v’è assolutamente sentore.