E i delegati conquistati dai candidati non più in corsa che fine fanno?

I settanta delegati conquistati prima del suo ritiro da Elizabeth Warren come si comporteranno alla Convention?
E i sessantuno legati a Michael Bloomberg?
Per non parlare dei ventisei di Pete Buttigieg e dei sette di Amy Klobuchar?

Il Regolamento per la Selezione dei Delegati per la Convention Nazionale Democratica 2020 comprende due clausole generiche che trattano il vincolo dei delegati ai candidati che sostenevano al momento della loro selezione.
“Nessun delegato in qualsiasi fase del processo di selezione dei delegati potrà essere autorizzato dalla legge o dalla regolamentazione del partito a votare in maniera diversa, rispetto alla scelta iniziale del candidato presidenziale fatta al momento dell’elezione del delegato” la prima disposizione.
“I delegati eletti per la Convention Nazionale promessi ad un candidato presidenziale rifletteranno in buona coscienza le opinioni di quelli che li hanno eletti” la seconda.

A parte queste clausole, il Regolamento per la selezione dei delegati non comprende linee guida maggiormente specifiche.

Dodici dei cinquanta Stati, tuttavia, hanno leggi che trattano tale svincolo.
L’Arizona, il Kentucky, il Massachusetts, il Michigan, il Nebraska, il New Mexico, l’Oregon e il Tennessee lo permettono
– o al momento del ritiro del candidato
– o secondo il volere del candidato
– o dopo uno specifico numero di votazioni fatte alla Convention.
L’Indiana invece consente solo lo svincolo dopo un numero specifico di ballottaggi congressuali.
Infine, Connecticut, Georgia e Oklahoma permettono il più volte citato svincolo
– o al momento del ritiro del candidato
– o secondo il volere dello stesso.

Occorre pertanto guardare in proposito al dove (allo Stato nel quale) i delegati sono stati conquistati per comprenderne i futuri comportamenti.