E le radio locali?

Indro Montanelli – la vedeva lunga anche a questo proposito – sosteneva a suo tempo che per capire da che parte tira il vento elettoralmente occorre parlare col lattaio dell’Ohio.
Con una persona quindi del tutto comune, quotidianamente impegnata, nel concreto, a vivere.
Per di più residente nel più classico degli swing States.
Non pertanto con l’intellettuale o il divo di turno che, al massimo (e se vota), dice per se stesso.
E – aggiungo io – cosa fa il predetto lattaio (così come un numero infinito di uomini e donne che si spostano in auto, furgoni, camion…) tutto il santo giorno?
Ascolta la radio!
Ecco, 500 testate nazionali a favore di Hillary Clinton nel 2016 (prima di Obama, Kerry, Gore… oggi di Biden, sempre del democratico di turno) e migliaia di radio locali che, soprattutto ma non solo, negli Stati ‘giusti’ parlano al cuore dei repubblicani.
È in qualche modo la stessa contrapposizione che verifichiamo guardando alle città e alle campagne.
Le prime, totalmente a maggioranza democratica con la gente che legge il New York Times o il Washington Post e guarda le televisioni che contano, liberal.
Le seconde, che hanno altro da fare, conservatrici.
Due Americhe!