Elezioni senatoriali estremamente importanti

Tutti a parlare di presidenziali novembrine (il 3, ammesso che il Coronavirus non ne procrastini la data).
Ma nella circostanza – oltre alla totalità dei membri della Camera dei Rappresentanti – si eleggono trentacinque Senatori, quelli della seconda classe (sono divisi in tre classi che vanno al voto una ogni due anni) più i sostituti del deceduto John McCain (Arizona) e del dimissionario Johnny Isakson (Georgia).
In totale, ventitre seggi repubblicani e dodici democratici.
Ovvio, che nella circostanza e pandemia a parte, il movimento politico che rischia maggiormente sia il Grand Old Party.
Rischia la maggioranza nel consesso.
La maggioranza al Senato ha consentito a Trump di essere assolto nell’impeachment (comunque dovrebbero i democratici arrivare ai due terzi per riuscire a defenestrarlo ed è impossibile) ma soprattutto di nominare e vedere ratificati due Giudici conservatori alla Corte Suprema e un numero notevole di Giudici Federali.
Dovesse la maggioranza colà cambiare, fosse confermato, si troverebbe handicappato in materia.
Per due anni che si potrebbero trasformare in quattro (tutto l’eventuale secondo mandato), perché nel 2022 sono in programma le Mid Term Elections ed anche in quella occasione il maggior numero di scranni in palio e repubblicano.
Dura in prospettiva la vita, anche dovesse Donald vincere una seconda volta.