First Lady

“Bellissima”.

Capita spesso che Melania Trump venga in cotal modo definita.

Nulla da eccepire, per quanto il concetto di bellezza sia relativo.

È frutto dei tempi che alla First Lady si guardi valutandone in primo e assoluto luogo l’aspetto fisico.

In anni lontani, assai meno incalzanti i media, faticavano dapprima le Prime Signore a farsi conoscere e poi a non apparire altro che brave massaie.

La prima tra loro a distinguersi fu Julia Gardiner, consorte di John Tyler.

Poi – trascorrendo nel tempo – indimenticabile la giovanissima Frances Folsom Cleveland.

Ma, a ben guardare, occorre addirittura arrivare a Eleanor Roosevelt, moglie di Franklin Delano ma Roosevelt di suo (erano parenti), per trovare una First Lady di grande e proprio spessore.

Capace di esprimere posizioni autonome e di esprimersi in modo del tutto proprio.

Nonché di avere dopo la morte del marito molta voce nel partito democratico.

Non trascurabile, anzi!, ovviamente, Hillary Rodham Clinton in relazione alla quale sarà necessario scrivere un capitolo a parte.

E infine, prima di Melania, semplicemente ottima e all’altezza Michelle Robinson Obama.