Gli sconfitti. Wendell Wilkie, cambiare cavallo al momento giusto

Sapete.
Negli ‘States’ occorre iscriversi alle liste elettorali.
Non è che perché uno è maggiorenne voti.
Ha il diritto di farlo ma deve dichiarare iscrivendosi alle citate liste di volerlo esercitare, quel benedetto diritto.
Ora, all’atto, i cittadini possono (nessun obbligo) dire quale sia il loro partito di riferimento.
Servirà dipoi conoscere questo dato allorquando dovesse essere indetta da un partito una ‘Primaria chiusa’.
Il ‘cambio di cavallo’ è raro ma se ne hanno esempi davvero particolari.
Nel tardo 1939, Wendell Wilkie si registrò come repubblicano.
Fino al giorno prima era stato democratico.
Uno tra i più attivi.
Pochi mesi – nel 1940 si votava per White House – ed eccolo in corsa per la Nomination repubblicana.
Non che fosse tra i favoriti, ma insomma.
Arrivata la Convention del Grand Old Party a un punto morto (‘Deadlocked Convention’), fu nominato.
Aveva quattro anni prima dichiaratamente contribuito con versamenti alla campagna del Roosevelt che adesso affrontava.
Lo aveva votato.
Perse nettamente.

7 aprile 2024