Governatori?

Quarantaquattro gli uomini che finora si sono succeduti sullo scranno presidenziale (Donald Trump è il quarantacinquesimo per via del fatto che Grover Cleveland, eletto due volte non consecutivamente, è conteggiato sia come ventiduesimo che come ventiquattresimo nell’ordine).

Ora, ben diciassette tra costoro erano stati in precedenza Governatori.

(Nel caso di William Taft, non sul territorio nazionale ma delle Filippine).

Appare pertanto strano oggi che guardando agli oltre venticinque pretendenti (considerando il repubblicano William Weld intenzionato a contrastare Trump) solo tre abbiano esercitato o stiano  compiendo il mandato governatoriale.

Oltre l’appena citato Weld (a suo tempo in sella nel Massachusetts), Jay Inslee (in carica nel Washington) e John Hickenlooper (ex del Colorado).

Situazione che va sottolineata perché ai Governatori gli elettori americani si rivolgono volentieri considerandoli – ovviamente se di successo – in qualche modo ‘provati’ e capaci in un ruolo amministrativo.

Scarseggiano in questi momenti personalità del genere?