Greenberg: 2016, altri candidati, differenti situazioni

Il vecchio ‘pollster’ Stanley Greenberg – democratico strettamente collegato ai democratici, va sottolineato – prendendo in esame la situazione sondaggistica (nettissimo il vantaggio al 3 luglio di Biden) e rispondendo a quanti ricordano il 2016 e l’allora attribuito margine a Hillary Clinton (con il finale thrilling che si ebbe)
– dopo avere sottolineato che in verità il vantaggio dell’ex Segretario di Stato non era mai stato così ampio…
– in particolare nei tre Stati della ‘Rust Belt’ volti dal blu dem al rosso GOP da Trump …
– dopo avere ripetuto (cosa appunto già sentita e ovviamente vera) che il candidato democratico è persona diversa (ricordo che larga parte degli elettori consideravano la Signora ‘antipatica’ e non pensano altrettanto dell’ex Vice di Obama)…
– che molti (come sempre, in specie nei media largamente schierati dalla parte democratica) giudicano negativamente l’operato in generale del tycoon nonché quello recente…
– che, soprattutto (coronavirus, crisi economica, tumulti e rivolte di piazza a sfondo, non solo, razziale…), il momento storico sociale è del tutto diverso…
– conclude affermando, senza tema di essere nuovamente smentito (ricorda, infatti, di avere sbagliato nel 2016), che il prossimo 3 novembre la vittoria andrà a Joe Biden che diventerà pertanto il 46° Presidente.
Vedremo.