Ha vinto o intende ricandidarsi? Trump, ovviamente

Davvero interessanti gli articoli che in questi giorni la stampa italiana dedica alle mosse in atto e al futuro di Donald Trump.
Sostengono gli avvertiti e competenti (mai un solo riferimento storico, mai uno straccio di effettiva conoscenza dimostrata, mai!) giornalisti al lavoro che il tycoon stia – a loro modo ostacolando volgarmente l’iter democratico che vedrebbe Biden ‘eletto’, cosa ufficialmente falsa almeno fino alla votazione del Collegio dei Grandi Elettori fissata per il 14 dicembre – contemporaneamente sia operando con ricorsi vari per cercare di impedire la conclusione (probabilmente) sfavorevole del percorso, sia pensando di proporsi fin da subito quale candidato repubblicano per il 2024.
(Per inciso – non che la cosa conti anche in minima parte, per carità! – chi scrive queste note, visto il risultato tanto contrastato e il clima sociale e politico del 2016 – aveva prima del 20 gennaio 2017 espresso l’opinione che Trump avrebbe dovuto comunicare nel Discorso inaugurale l’intento di ricoprire l’incarico un solo quadriennio così spegnendo sul nascere infinite polemiche, ma tant’è!)
Orbene, delle due predette una.
È difatti solamente dopo avere perso in ogni possibile sede ogni ricorso ed avere visto il citato Collegio votargli contro che il Presidente si troverebbe effettivamente davanti alla sconfitta.
Anche solamente pensare invece di annunciare i propri intenti per il 2024 gli nuocerebbe grandemente proprio nell’azione in essere.
Vedremo.