Hillary perde anche in West Virginia

Ok, come in qualche modo ovvio, visto che correva da solo dopo il ritiro dei rivali, Donald Trump ha vinto nel Nebraska e in West Virginia portando a casa un altro grappolo di delegati.

Ma se il voto in casa repubblicana non ha grande significato, non altrettanto si può dire in casa asinello.

I democratici, ieri, votavano solo in West Virginia e, come per il solito secondo le loro regole, l’attribuzione dei voti elettorali di quello Stato avveniva in modo proporzionale.

Se, pertanto, dal punto di vista numerico l’esito favorevole per l’ennesima volta a Bernie Sanders non cambia molto restando l’ex first lady in vantaggio (per di più, con quel popò di superdelegati a lei collegati), non altrettanto si può dire in relazione sia al prosieguo della corsa alla nomination sia alla general election dell’8 novembre.

Quanto alla nomination, il senatore del Vermont, con una comunicazione nella quale sottolinea giustamente la propria forza, ha dichiarato che intende andare fino in fondo, fino alla convention, e questa decisione terrà impegnati non poco lo staff della Clinton e lei stessa.

Quanto alle elezioni novembrine, erode psicologicamente (ma non solo) il margine che la signora avrebbe (avrebbe) su Trump.

Ancora una volta, difatti, si è avuta dimostrazione del fatto che l’elettorato bianco e i giovani di lei non ne vogliono proprio sapere.