I cinque grandi elettori di Gary Johnson

I sondaggi?

Meglio non fidarsi mai dei sondaggi!

Sono spessissimo sbagliati.

Sono spessissimo falsi.

Sono quasi sempre ‘indirizzati’ (le domande formulate inducono a rispondere come il sondaggista e il committente desiderano).

Comunque, per il gusto di immaginare un futuro inatteso (per il vero, inattendibile) e nuovo, diamo credito alla rilevazione arrivata or ora dal New Mexico.

Ebbene, nello Stato che ha ben governato per due mandati, il libertariano Gary Johnson è dato al ventiquattro per cento.

Visto che Clinton è ferma al trentacinque e Trump si colloca al trentuno, esiste una minima possibilità che l’esponente del Libertarian Party vinca nello Stato in questione.

Nel caso, conquisterebbe i cinque grandi elettori relativi.

Perché occuparsi di una simile remota ipotesi?

Perché secondo un altro sondaggio, se ai cinquecentotrentotto grandi elettori totalmente da eleggere l’8 novembre se ne sottraessero appunto cinque, né Hillary né Donald taglierebbero il traguardo della maggioranza assoluta (duecentosettanta) fermandosi la prima a duecentosessantasette voti elettorali e il secondo a duecentosessantasei.

Nel caso, stante il disposto, la nomina del presidente spetterebbe alla camera dei rappresentanti e il finale della lunga corsa 2016 verso White House resterebbe nella storia visto che l’ultima volta nella quale si è arrivati ad una consimile situazione si era nel 1824.

Magnifico!